L’associazione Sistema Moda Italia (SMI), che ha un rilievo del 55% all’interno di Confindustria, ha effettuato uno studio sull’impatto del COVID-19 nell’ambito del Fashion System. Dall’analisi di bilancio, risulta che il Made in Italy ha registrato una perdita di fatturato di oltre 3,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2020.

Tra le aziende analizzate, si percepisce che il 49% ha subito una diminuzione degli ordini tra il 20% e il 50%, rispetto allo stesso periodo nel 2019, e il 29% un calo dal 10% al 20%.

Tuttavia, secondo le stime di Sistema Moda Italia, l’export potrebbe registrare perdite di circa 6 miliardi di euro nel corso del 2020; si tratta di cifre significative, considerando che rappresenta l’attività trainante dell’economia italiana.

È interessante notare, inoltre, che circa il 13% delle aziende analizzate ha convertito gli impianti produttivi, realizzando dispositivi di protezione individuale (DPI), mentre il 95% ha richiesto la cassa integrazione per i dipendenti, salvaguardando così la forza lavoro.

Qual è la maggiore preoccupazione degli imprenditori del settore? Senza dubbio, i rapporti con i clienti, quindi, le relazioni tra le aziende a monte e a valle all’interno dell’intera filiera produttiva.

Marino Vago, presidente del Sistema Moda Italia, rileva che tra le richieste delle aziende c’è la necessità di ottenere una facilitazione all’accesso ai prestiti.

Le imprese italiane, dunque, stanno mostrando grande resilienza, provando ad adattarsi al particolare momento storico, seppure con obiettive problematiche economiche e finanziarie.

Dati: Sistema Moda Italia

Silvia Scotto di Santolo

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