All’interno del mercato obbligazionario possiamo identificare tre tipologie di strumenti finanziari: titoli di Stato, obbligazioni corporate e obbligazioni high yield. Al momento, la view degli analisti per tale asset class risulta essere piuttosto negativa per il 2022, con una caduta dei rendimenti delle obbligazioni dopo un lungo periodo di rialzo. Infatti, negli ultimi anni tale mercato ha beneficiato delle politiche monetarie espansive perseguite dalle banche centrali, volte a favorire una maggiore liquidità nel sistema economico e un ulteriore incentivo per gli investimenti. Bassi tassi di interesse e politiche di acquisto dei titoli di Stato hanno permesso al comparto obbligazionario di registrare performance particolarmente profittevoli.

Ad oggi, si sta invece assistendo ad una progressiva inversione della curva dei tassi di rendimento dei Treasury Bill degli USA. Tale fenomeno è rappresentativo delle criticità che colpiscono al momento il mercato, in quanto l’inversione della curva ha sempre caratterizzato l’inizio delle recessioni economiche di maggior rilievo. Infatti, ogni crisi negli ultimi 70 anni è avvenuta dopo che la curva dei tassi di rendimento a 2 anni e a 10 anni si è invertita.
Il corrente scenario macroeconomico si caratterizza per un’inflazione in costante crescita e per un atteso aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. A marzo, in Europa si è registrato un incremento annuale dei prezzi pari al +7,5%, mentre negli Stati Uniti l’inflazione ha raggiunto il +8,5%. Infatti, la Federal Reserve ha già iniziato ad alzare i tassi con un primo incremento di 25 punti base per la prima volta in 3 anni, mentre la Banca Centrale Europea ha introdotto una politica di tapering, riducendo progressivamente gli acquisti dei titoli di Stato. Le banche centrali sono però sottoposte ad un’elevata pressione, in quanto una politica monetaria estremamente restrittiva potrebbe pregiudicare la crescita economica e la ripresa tanto attesa dopo la crisi pandemica.

Le avverse condizioni economiche-finanziarie stanno generando un impatto non indifferente sul mercato obbligazionario. Basti pensare al Bloomberg Global Aggregate Index, il termometro dell’andamento del mercato delle obbligazioni governative e societarie. Tale indice ha registrato un calo pari all’ 11% rispetto ai picchi raggiunti nel 2021, equivalente ad una fuga di capitali dal mercato obbligazionario pari a 2.600 miliardi di dollari.
Le obbligazioni potrebbero tornare a crescere nel caso in cui venissero incorporate le aspettative di inflazione e scontato il rialzo dei tassi di interesse, soprattutto considerando il vincolo a cui le banche centrali sono sottoposte. Al momento però, la problematica con la quale gli investitori sono chiamati ad interfacciarsi è legata al fatto che il livello di inflazione è molto più elevato dei rendimenti obbligazionari, erodendone conseguentemente la profittabilità.

La criticità rappresentata dalle obbligazioni sta spingendo gli investitori ad implementare strategie di investimento concentrate su altre asset class. Tra le alternative offerte dal mercato, vi sono i beni rifugio come l’oro e, più in generale, i metalli preziosi. In tal caso, è necessario considerare che il valore dei metalli preziosi ha già registrato un rally particolarmente sostenuto e ad oggi si attesta già su livelli piuttosto elevati.
Al momento, una soluzione che risulta essere ottimale è detenere una parte del portafoglio liquida, in modo tale da poter effettuare investimenti nel prossimo futuro in maniera flessibile e rapida. Nel frattempo, risulta conveniente allocare le proprie disponibilità finanziaria in strumenti del mercato monetario. In particolar modo, detenere valute stabili e forti, come ad esempio lo Yen, offre un’efficiente diversificazione e copertura dal rischio inflazione e rialzo dei tassi.

Ridurre drasticamente l’allocazione sull’obbligazionario risulta essere una manovra di difficile applicazione, in quanto tale asset class ricopre un ruolo rilevante, soprattutto nei portafogli europei.
All’interno del mercato obbligazionario, si possono comunque individuare alcune opportunità di investimento ancora valide. Ad oggi, risulta sicuramente conveniente investire in titoli che non presentino un’eccessiva esposizione all’aumento dei tassi di interesse e all’inflazione, quindi titoli con una duration bassa e cedola variabile. Altre opportunità di investimento attrattive e basate su titoli che presentano una correlazione negativa con le correnti dinamiche di mercato sono le obbligazioni dei paesi emergenti e le obbligazioni europee governative inflation link. Sempre all’interno del panorama obbligazionario, gli investimenti indiretti in fondi con una strategia di investimento attiva. L’obiettivo perseguito consiste nel sovraperformare gli indici obbligazionari, spesso mediante la compravendita di obbligazioni, al fine di sfruttare le oscillazioni dei prezzi.

FONTI:
Quali sono le modalità per investire in obbligazioni?; Market Intelligence di PIMCO
La curva dei rendimenti si inverte: lo spettro della recessione raggela gli investitori; Andrea Baiocco, Milano Finanza; 05/04/2022
I portafogli obbligazionari nell’anno orribile dei bond; Marzia Radaelli, Market Mover podcast Sole 24 Ore; 02/04/2022

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